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Come si gestisce l’arrivo in casa di un neonato quando si ha già un bambino in casa altrettanto piccolo?

10 Dicembre 2020

L’arrivo di un figlio rappresenta un evento meraviglioso, ma che porta con sè tutta una serie di cambiamenti che inevitabilmente influenzeranno l’intera vita familiare, rivoluzionandola. Il gioco si fa ancora più duro quando ad accogliere il nuovo bebè, oltre ai genitori, c’è già un bambino che, fino ad allora, era stato l’unico in famiglia e che ora dovrà imparare a dividere con qualcuno altro l’amore di mamma e papà.

Per gestire al meglio l’arrivo di un bambino quando in casa ce n’è già un altro è bene giocare d’anticipo. La chiave per affrontare al meglio questo momento sta nel preparare il più possibile vostro figlio a quello che accadrà. Informatelo di tutti i possibili cambiamenti pratici che l’intera famiglia dovrà affrontare, sia quelli relativi al momento del parto e quelli relativi alla nuova vita a cui la famiglia dovrà affacciarsi. Tenete presente che quanto più il vostro bambino sarà preparato all’evento, tanto più sarà in grado di viverlo in maniera serena.

Raccontategli che dentro la pancia della mamma sta crescendo un nuovo fratellino o una nuova sorellina che presto verrà alla luce, coinvolgetelo nella scelta del nome, guidatelo nell’accettare i cambiamenti in casa, come ad esempio il nuovo lettino nella camera di mamma e papà, il fasciatoio in bagno.

Potrebbe essere utile favorire fin da subito il contatto tra vostro figlio e il fratellino che portate in grembo. Invitatelo a parlare alla vostra pancia e a sentire i suoi movimenti con la mano. Questo lo aiuterà a costruirsi una rappresentazione “reale” del fratellino in arrivo e getterà le basi per la costruzione di un legame  fraterno.

Il parto rappresenta un momento estremamente delicato, sia per la madre che si appresta a dare alla luce il suo nuovo bebè che per il primogenito, che potrebbe spaventarsi qualora il momento del parto dovesse sopraggiungere immediatamente. Anche in questo caso è bene anticipare al bambino quello che potrebbe succedere, preparandolo ad esempio al fatto che la mamma possa stare fuori casa per qualche giorno, ma rassicurandolo che il papà o i nonni si prenderanno cura di lui.  Per quanto possibile fate sentire la vostra presenza a vostro figlio nei giorni in cui sarete in ospedale, chiamando al telefono ad esempio, e preparate il rientro a casa affinchè sia vissuto nella maniera più naturale possibile.

Una volta nato, il nuovo bebè avrà bisogno di tutte le attenzioni possibili. Sarà importante trovare il giusto equilibrio tra prendersi cura al bambino e non far mancare cure ed attenzioni al vostro primo figlio. Un buon modo per farlo è quello di alternare momenti nei quali coinvolgere il primo figlio nelle cure rivolte al nuovo arrivato, in modo da renderlo partecipe e farlo sentire importante, ad esempio facendovi aiutare nel momento del bagnetto o della pappa, a momenti nei quali dedicare coccole ed attenzioni esclusive al vostro primo figlio, approfittando magari dei momenti in cui il neonato dorme.

Di fronte al neonato potrebbe accadere che vostro figlio manifesti una forma di normale “gelosia” nei suoi confronti. Il canale preferito dei bambini per esprimersi è proprio attraverso il loro comportamento. Potrebbero esserci bambini che regrediscono manifestando comportamenti infantili rispetto alla loro età, come succhiarsi il pollice, o comportamenti aggressivi rivolti al fratellino o alla sorellina. In altri casi il disagio dei bambini potrebbe esprimersi attraverso sintomi somatici, come mal di pancia, mal di testa. Tutte queste reazioni sono normali, saranno presenti nel primo periodo e poi pian piano svaniranno. Non vanno letti come un rifiuto da parte del primogenito ad accogliere il nuovo membro della famiglia. Piuttosto come una richiesta di attenzioni. In questi casi, vanno accolti e non puniti, laddove possibile.

Lasciate a vostro figlio il tempo necessario ad abituarsi al nuovo assetto familiare. All’inizio potrebbe essere difficile, ma poi vedrete, l’armonia verrà ristabilita. 

Dott.ssa Anna Guerrini

Psicologa