Blog & Stories

Genitorialità e adozione

17 Marzo 2022

Tra i principali interventi di tutela accanto all’affido familiare, la cui caratteristica principale è la sua durata temporale definita, vi è l’adozione.

Nell’adozione bambini rimasti senza genitori naturali o da questi non riconosciuti o non educabili possono diventare figli legittimi di altri genitori.

L’adozione è innanzitutto un processo, che inizia con il desiderio di una coppia di essere generativa e che si incontra con un bambino che si trova in una condizione di abbandono, che coinvolge la coppia fin dal primo giorno della decisione di dare disponibilità ad accogliere un bambino per proseguire poi con un processo di costruzione di una famiglia.

Tale processo passa attraverso alcuni passi. Il primo è la dichiarazione dello stato di adottabilità di un bambino che si verifica quando è privo di assistenza morale e materiale da parte dei genitori o dei parenti tenuti a provvedervi. Il bambino sarà quindi chiamato ad affrontare l’esperienza della separazione definitiva dalle figure genitoriali che non sono state in grado di tutelarlo a sufficienza. Un bambino che sperimenta, alla nascita o successivamente, la separazione forzata dai propri genitori biologici, qualunque sia la motivazione, certamente vive un’esperienza traumatica, capace in qualche modo di influenzare non solo il suo presente ma anche il suo futuro in divenire. Un’esperienza fatta di perdita, lutto, separazione.

D’altro canto, i genitori che vogliono adottare un bambino dovranno presentare una domanda ed ottenere la d’idoneità ad adottare un bambino, passando attraverso una fase di valutazione a volte lunga e difficile. La coppia che ricorre all’adozione generalmente è una coppia che ha già faticato tanto a partire da un desiderio di avere un figlio non ancora arrivato. È una coppia che passa attraverso l’elaborazione del lutto di una perdita che è anche vissuta come perdita di parti costitutive del Sé, dato che la genitorialità chiama in causa aspetti identitari importantissimi. Ma è solo attraversando questa perdita che sarà possibile creare lo spazio mentale necessario ad accogliere un bambino reale, abbandonato e non privo di storia, che ha bisogno del suo accudimento.

Centrale nell’esperienza dell’adozione è quindi il reciproco processo di legittimazione di sé e del proprio ruolo all’interno della famiglia costituitasi. Si tratta di riconoscere e legittimare se stessi ad esercitare il proprio ruolo di genitori e per quanto riguarda il figlio a sentirsi tale, all’interno di una nuova famiglia.

Dott.ssa Anna Guerrini
Psicologa