Internet e i social network sono diventati parte della nostra quotidianità, tanto in quella dei grandi quanto in quella dei più piccoli. I giovani d’oggi sono nati in un mondo di smartphone e computer, riflettere sull’uso che se ne fa diventa una responsabilità. Vedremo da genitori quali criticità potrebbero riguardare un uso non consapevole di internet da parte dei più piccoli e l’impatto che queste potrebbero avere sullo sviluppo del bambino.
I bambini iniziano fin da subito a sperimentare le proprie emozioni, esprimendole in modo diverso, talvolta anche in un modo molto intenso, attraverso capricci, scenate, urla. Questi comportamenti, talvolta accompagnati da un atteggiamento sfidante dei bambini, possono mettere a dura prova il genitore, che quindi può decidere di affidarsi all’uso di internet per placare il proprio bambino.
Tuttavia, la capacità di regolazione delle proprie emozioni non dovrebbe essere affidata troppo spesso ad un mezzo tecnologico: diventare capaci di autoregolarsi significa imparare a stare con le proprie emozioni, a tollerarle a gestirle e a produrre risposte che siano adeguate al contesto. Per acquisire tale abilità serve tempo e soprattutto serve imparare a stare con le proprie emozioni, con le reazioni che da esse ne derivano, e svilupparne di nuove, più adeguate.
Le strategie di regolazione emotiva vengono innanzitutto date dai genitori per poi essere interiorizzate e generalizzate dai propri figli. Stare nella relazione è il miglior modo per sperimentare appieno le proprie emozioni. Quando vostro figlio esprime rabbia, rispondete che riconoscete la sua emozione, che siete dispiaciuti per quello che sta provando, ma che si tratta di un’emozione normale. Lui si sentirà accolto e compreso e con il vostro aiuto potrà imparare a calmarsi. Rispondere direttamente alla rabbia con il cellulare o con il tablet rischia di innescare un apprendimento difficile da sciogliere.
L’uso della tecnologia porta con sé numerosissimi vantaggi, anche in termini di sviluppo cognitivo ed emotivo, ma molto dipende dall’uso che se ne fa. Come abbiamo detto è nelle interazioni interpersonali che si giocano molti dei più significativi processi di sviluppo di un bambino. Allo stesso modo nel gioco, nell’esplorazione dell’ambiente il bambino accresce le proprie competenze da un punto di vista fisico, cognitivo, emotivo e sociale. Un uso eccessivo delle tecnologie, soprattutto se fatto allo scopo di calmarsi nei momenti emotivamente intensi, rischia di allontanare i bambini dalle loro emozioni, di costituire l’aggancio per l’evasione da emozioni fastidiose, che se allontanate non vengono elaborate.
L’uso di strumenti tecnologici come smartphone e tablet per gestire le emozioni potrebbe quindi comportare una difficoltà nella capacità di riconoscerle, nominarle, raccontarle, e le emozioni non regolate rendono difficile la capacità di adattamento della persona.
Farne un uso consapevole, secondo tempi e finalità e con la presenza dell’adulto, al contrario potrebbe favorire l’apprendimento attivo e la creatività.
Dott.ssa Anna Guerrini
Psicologa