L’autostima è uno costrutto fondamentale per il benessere psicologico di tutti, ancora più importante nell’ambito dello sviluppo in quanto è proprio nei primi anni di vita che l’autostima inizia a formarsi. Compito tra più importanti di un genitore, è quello di aiutare i propri bambini a crescere con un buon grado di autostima e unitamente ad esso un buon senso di autoefficacia, entrambi elementi fondamentali per vivere bene.
Ma capiamo innanzitutto di che cosa si tratta.
L’autostima può essere definita come il valore che ciascuno di noi attribuisce a se stessi, ovvero un giudizio su di sé, l’insieme di tutti gli elementi valutativi che una persona esprime sul proprio conto ed è un qualcosa che inizia a costruirsi fin dai primi anni di vita, grazie soprattutto alle esperienze vissute e alle relazioni significative instaurate, oltre che ad aspetti individuali e personali.
Da queste poche righe si capisce già che l’autostima è tutto tranne che un concetto semplice, soprattutto perché nel determinarla ed influenzarla entrano in gioco diversi fattori, tra cui fattori personali e sociali.
Il concetto di autostima è innanzitutto un concetto mutevole nel tempo che, per quanto accompagni l’individuo nel corso della sua intera vita, può tuttavia cambiare ed assumere caratteristiche diverse.
Nel determinare l’autostima di ciascuno, le prime esperienze di vita assumono un ruolo significativo ed è per questo che in quanto genitori è importante essere attenti ed impegnati nel favorire il più possibile lo sviluppo di un buon senso di autostima nei propri figli. Vediamo come fare.
È innanzitutto importante portare i propri figli a sperimentare i successi e rinforzarli per quelli che vengono raggiunti, riconoscendoli e commentandoli positivamente. Per aiutarli a sperimentare i successi, una buona idea è quella di attribuire ai propri figli dei compiti, far fare loro delle attività responsabilizzanti, che siano però in linea con il loro livello di sviluppo, fisico, cognitivo ed emotivo. Tali attività possono essere condivise, ovvero svolte insieme, oppure in autonomia. In questo caso i bambini sperimenteranno di avere un certo grado di controllo sulle proprie vite, potendo compiere piccole grandi scelte e curando da soli lo svolgimento di alcune attività arrivando al buon esito delle stesse.
Un controllo eccessivo da parte del genitore nel suo essere iperprotettivo non permette al bambino di sperimentare le proprie capacità, anche se l’intenzione è quella di proteggerlo dal fallimento e dalla frustrazione. Al contrario è importante che il bambino si trovi anche a correre qualche rischio e perché no, a sbagliare, visto che sbagliando si impara e dietro ogni sbaglio ci può essere un’occasione per migliorare e migliorarsi.
Evitate inoltre di commentare negativamente il fallimento o ancora punire i vostri figli quando non riescono a fare una cosa. Ricordate che i bambini non pensano come noi adulti e hanno bisogno di tempo per affinare i loro strumenti di pensiero.
Infine, il consiglio forse più importante di tutti. I bambini potranno sviluppare un buon senso di autostima se percepiscono di essere amati e soprattutto di meritare di essere amati. Per questo è fondamentale che un genitore sappia trasmettere il proprio amore nei confronti di suo figlio attraverso il contatto fisico, il contenimento, la disponibilità ad esserci per riconoscerlo ed ascoltarlo, le sue parole, i suoi sguardi.
Dott.ssa Anna Guerrini
Psicologa