Il Natale è senza dubbio il momento dell’anno più atteso dai bambini. E se le prime cose che vengono in mente quando si pensa al Natale sono i regali, l’albero addobbato e le lucine, oggi vorrei spostare l’attenzione su qualcosa che troppo spesso passa in secondo piano, eppure credo che sia l’elemento che più di tutti contribuisce a creare quella che per tutti noi, in maniera del tutto individuale e speciale per ciascuno, è la vera esperienza del Natale: le tradizioni di famiglia.
Sempre di più ogni anno assistiamo a quella che viene definita la commercializzazione delle festività. Dietro un apparente spirito natalizio, nei giorni antecedenti il 25 Dicembre si assiste al classico assalto ai negozi, alla corsa all’ultimo modello di cellulare, al vestito all’ultima moda, all’elettrodomestico appena uscito sul mercato. E se è vero che la commercializzazione delle feste, prima tra tutti il Natale, rappresenta un momento d’oro per tutte le attività commerciali (per fortuna, dopo i due anni appena trascorsi!), è altrettanto vero che ciò a cui stiamo assistendo è una vera e propria trasformazione delle festività stesse, che sempre più si allontanano dallo spirito con il quale sono nate.
Eppure, se tutti noi provassimo ad andare oltre la corsa ai negozi e ci fermassimo a pensare a che cosa rappresenta per noi il Natale, potrebbe accadere a molti di ritrovarsi immediatamente catapultati nei ricordi d’ infanzia, a quando da bambini, insieme ai propri cari, ci si godeva il periodo di Natale.
Il fatto che da adulti esistano ancora ricordi d’infanzia legati al Natale così fortemente impressi nella mente ci fa capire quanto sia importante, nonostante le nuove tendenze commerciali, prendersi cura di certe tradizioni da trasmettere ai nostri figli. Così facendo, permetteremo ai nostri bambini di vivere a loro volta le esperienze che consentiranno loro di crearsi ricordi indelebili legati alla loro infanzia. Chissà che quando saranno adulti, non si ritroveranno anche loro a condividerli e a trasmetterli ai loro futuri bambini.
Il Natale, quindi, è innanzitutto un momento nel quale la famiglia si riunisce. E il Natale, al di là della religiosità della festa, sa innanzitutto coinvolgere grandi e piccini in un’atmosfera magica. La spontaneità e la capacità di sognare tipica dei bambini, a Natale si risveglia e contagia anche i più grandi, che possono, per una volta all’anno, lasciarsi guidare dai propri figli nel ritornare un po’ bambini, e anche solo per qualche giorno, rivedere un po’ il mondo con i loro occhi.
Da genitori è importante saper spiegare ai propri bambini che cosa rappresenta il Natale. Tra le tante cose il Natale è tradizione, è rispetto dei riti familiari, è trasmissione di storie, racconti, frammenti di vita. Nel coinvolgere le nuove generazioni in quest’opera di trasmissione di valori, sarà possibile alimentare quel sapere non scritto, ma condiviso di vita familiare che nel tempo si mantiene.
Il Natale non è solo da spiegare, è innanzitutto da vivere. Ecco perché è importante coinvolgere i propri figli nella preparazione degli addobbi natalizi a casa. Sarà occasione non solo per i piccoli per sperimentare nuove attività ludiche e creative, ma anche per i genitori di riscoprire il piacere delle cose più semplici e genuine.
Grande protagonista del periodo delle feste è la letterina a Babbo Natale. Essa rappresenta un’occasione per i bambini di poter riflettere sui propri desideri, domandare qualcosa, ma anche per provare a formulare pensieri più astratti di una semplice lista di giochi desiderati, relativi a ciò che vorrebbero vedere realizzato per sé e per le persone importanti per loro.
Lasciate esprimere i vostri figli, invitandoli a riflettere su ciò che desiderano per sé e per il mondo, verrete stupiti dal loro sentire emotivo e dalla loro capacità di esprimersi.
Dott.ssa Anna Guerrini
Psicologa
