Viviamo in un mondo in cui complessi scenari sociali e culturali hanno dato e stanno dando origine a forme diverse di genitorialità rispetto a quanto avveniva negli anni passati. Mi riferisco a famiglie adottive, affidatarie, nuclei ricostruiti e famiglie in cui i figli sono nati grazie all’ausilio di tecniche di fecondazione assistita.
Si tratta di forme peculiari di genitorialità che presentano elementi di continuità e di novità rispetto a forme più tradizionali.
Sono senza dubbio forme di genitorialità che condividono molte delle stesse sfide di quelle più tradizionali, soprattutto sul piano affettivo ed etico. Crescere un figlio non è mai semplice. A queste sfide se ne aggiungono di nuove, che spesso chiamano in causa una dimensione sociale ancora più forte di quella presente nelle famiglie tradizionalmente generate. Nelle più recenti forme di genitorialità, infatti, oltre alle figure genitoriali e al figlio trovano spazio altre figure, siano esse il medico, l’avvocato, il giudice, l’operatore sanitario che non solo esercitano un ruolo di controllo dei processi generativi di nuove forme familiari, ma ne rappresentano una indispensabile fonte di sostegno a cui le famiglie possono far riferimento.
Già in altre occasioni abbiamo parlato di genitorialità intesa come transizione, ovvero come un percorso che passa attraverso diversi snodi, primo tra tutti l’evento attivante la transizione stessa. Se pensiamo alle peculiari forme di genitorialità vediamo che originano da punti differenti. In alcune circostanze si parte da una eccedenza di risorse familiari che motivano comportamenti di prosocialità come nei casi dell’affido familiare. In altre, è proprio a partire da una mancanza – intesa anche come rottura dell’unità di coppia – che ci si muove verso l’adozione oppure al ricorso a tecniche di fecondazione assistita o infine appunto alla ricostruzione di un nucleo familiare in un contesto di separazione coniugale.
Come in ogni altra forma di transizione, è possibile ritrovare anche in quella verso nuove forme di genitorialità, sfide e compiti che i nuovi genitori sono chiamati ad affrontare.
Tra i compiti genitoriali fondamentali in queste situazioni ritroviamo in primis il riconoscimento e la legittimazione delle origini del figlio e poi la costruzione di una nuova appartenenza familiare. Occorre infatti passare attraverso il riconoscimento e la validazione della differente origine del figlio che è in affido o in adozione, e della sua indipendenza rispetto a due storie che si sono divise, come nel caso della separazione tra due coniugi di cui il figlio rappresenta il frutto di una unione passata ma che deve continuare a esistere in una sua rinnovata forma, poiché non si smette di essere genitori anche laddove il legame coniugale cessa di esistere.
Dott.ssa Anna Guerrini
Psicologa